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Click here to subscribeA VICTORIAN ONYX AND ENAMEL MEMORIAL LOCKET PENDANT BY PHILLIPS BROTHERS & SON, circa 1870, the oval cabochon black onyx within a beaded blue enamel border, framed by a frieze of oval panels heightened with blue and black enamel, spaced by ropetwist wirework and bead decoration, below a similarly decorated pendant bale with maker's mark, the glazed verso containing a photograph portrait and inscribed 'Julia Hay Norman, Died 3rd October 1873', length 5.4cm The photograph contained in this locket is believed to portray Julia Hay Norman, née Cameron (5 December 1838 - 3 October 1873), daughter of Julia Margaret Cameron (11 June 1815 - 26 January 1879), the celebrated British photographer. Thence by descent. Born in Calcutta, India, Julia Hay Cameron married Charles Loyd Norman in January 1859, taking his surname as her married name. Julia and Charles later presented her mother with a camera as a gift, and at the age of 48, Julia Margaret Cameron embarked upon a highly successful career as one of the most significant photographers of the 19th century. Mrs. Cameron's Photographs from the Life, commonly known as The Norman Album, is a photograph album of portraits compiled between 1864 and 1869 that was presented as a gift by Cameron to her daughter and son-in-law in gratitude for having introduced her to photography by their gift of her first camera. Comprising 74 albumen prints, it includes portraits of Charles Darwin, Alfred Tennyson and Henry Taylor. The dedication reads: To the givers of my camera I dedicate/give these works of this camera, with all gratitude for the inexhaustible pleasure to me, & to hundreds, which has resulted from the gift. Freshwater Bay, Isle of Wight, Sep 9 1869 Robert Phillips and his brother Magnus founded their eponymous firm Phillips Brothers in 1839, becoming Phillips Brothers & Son in 1869. Based in Cockspur Street, London, the brothers collaborated with Castellani and Giuliano and were pioneers of jewellery produced in the archaeological style. Their maker's mark is composed of two P's and the Prince of Wales' feathers, indicative of their royal patronage.
Saba Umberto. Il Canzoniere 1900-1921. Trieste: La Libreria antica e moderna, 1921. (mm 175x126). Pagine 222, [8]. Brossura editoriale a stampa. Piccoli strappi ai bordi dei piatti e tracce di polvere. Alla carta di guardia anteriore firma di possesso di Giorgio Petrocchi datata 1945. Edizione originale di questa raccolta che venne pubblicata, come edizione della libreria antiquaria dello stesso Saba, in soli 500 esemplari non numerati. L'esemplare è privo del foglio d'errata e presenta le correzioni e varianti ivi segnalate, come ad esempio a pagina 36: il verso prima errato "Di che parli alle tue molte campagne?" è qui correttamente impresso "Di che parli alle tue molte compagne?". Gambetti-Vezzosi, 407; Castellani, Bibliografia Saba, I.4; Gambetti, Preziosi del Novecento, 2017, 21.
Castellani Giovanni Battista. Dell'allevamento dei bachi da seta in China fatto ed osservato sui luoghi... con otto tavole incise. Firenze: Tipografia Barbera Bianchi e c., 1860. 8°. VIII, 216 pages. With VIII engraved folding plates at the end. Light foxing and waterstain on the upper margin of the title page and on the leaves. Editorial green wrappers printed in black. Soiled the covers, small damages on the hings. ADDING: Castellani Giovanni Battista. Dell'allevamento dei bachi da seta. Firenze: Tipografia Galileiana, 1850. 8°. 168 pages. Some foxing. Editorial green wrappers printed in black. Small tears and losses on the spine. Stamp 'Expecto' on title page. Interesting works about sericulture of the noble from Friuli Giovanni Battista Castellani: after a diplomatic career and of huge political partecipation, he devoted himself to the care and management of his properties in Tuscany, cultivating a particular interest in the breeding of silkworms. In-8°. Pagine VIII, 216, con VIII tavole incise più volte ripiegate in fine. Lievi arrossature e gora al margine superiore del frontespizio e delle carte. Brossura editoriale verde stampata in nero. Tracce di polvere ai piatti, minime rotture lungo le cerniere. SI AGGIUNGE: Castellani Giovanni Battista. Dell'allevamento dei bachi da seta. Firenze: Tipografia Galileiana, 1850. In-8°. Pagine 168. Qualche arrossatura. Brossura editoriale verde stampata in nero. Piccoli strappi e mende al dorso. Timbro 'Expecto' al frontespizio. Interessanti trattati sulla sericoltura del nobile friulano Giovanni Battista Castellani: dopo una carriera diplomatica e di grande partecipazione politica si dedicò alla cura e conduzione delle sue proprietà in Toscana, coltivando interesse particolare per l'allevamento dei bachi da seta.
Gambiglioni Angelo. De maleficijs. Repertorium primi volumins maleficiorum, in quo continetur tractatus clarissimorum... Veneunt Lugdunum: apud Iacobum Giuncti, 1544.Due volumi in-8° legati insieme (mm 176x125). Carte [36], ccccxxviij; [16], cxv, [1] . Segnatura: aa-cc8 dd12; a-z8 &8 con8 rum8 A-Cc8 Dd12; Aa-Bb8 aa-nn8 oo12. Frontespizio generale in rosso e nero con cornice e vignetta xilografici, altri due frontespizi analoghi ma stampati in nero (uno con data 1542), marca xilografica a c. dd12v, O7v e oo11r, capilettera incisi su legno. Lacunosa l'ultima carta del fascicolo z e mutile le cc. &1-&6 del primo volume, qualche fascicolo brunito, poche carte con minimi lavori di tarlo sui margini non lesivi del testo, alcune gore di cui la più vasta al frontespizio generale e carte appena successive. Legatura coeva in pergamena floscia con unghie, titoli manoscritti al dorso e al taglio di testa, resti di bindelle. Piatti con macchie, aloni e tracce di polvere, strappi al dorso. Segnatura manoscritta su etichetta cartacea al dorso, qualche sottolineatura e nota marginale.Bella edizione lionese del celebre scritto del giurista Angelo Gambiglioni. Le 36 carte preliminari contengono la dedica ad Ottone di Sparaveria e l'indice del volume 1 che - a differenza di quanto censito in ICCU - ha in questo esemplare la data 1544 al frontespizio. Nel testo ci sono le postille di Bernardino Landriano. "Gli scritti del G. hanno impresso un'orma profonda nella storia del diritto. Celeberrimo il Tractatus de maleficiis, la più popolare e diffusa trattazione di diritto e procedura penale, apparsa circa centocinquanta anni dopo le fatiche di Alberto da Gandino e Bonifacio Antelmi (pseudo-Vitalini). Noto da sempre il luogo della sua composizione, Bologna, l'anno, il 1438, è stato precisato di recente sulla base del manoscritto della Biblioteca apost. Vaticana, Vat. lat. 2650. Da più di un codice risulta che in seguito l'autore rivide e integrò con aggiunte la sua fatica: ciò spiega le difformità della tradizione manoscritta, segnatamente per la parte finale più o meno estesa e con tre diversi explicit. Destinato alla pratica come alla scienza, il trattato nella sua struttura è legato a questa ambivalenza: si apre con un atto di inquisizione e una sentenza immaginari che poi, quasi parola per parola, vengono commentati in 85 rubriche, con pertinente letteratura scientifica, richiami a esperienze personali, esortazioni e ammonimenti a magistrati, avvocati e studenti. Lo scritto, accompagnato dalle addizioni di Agostino Bonfranceschi e in seguito di Girolamo Chuchalon, dalle note di Bernardino Landriano e di altri (ad es. Girolamo Castellani, Jean de Grè), fu presto pubblicato con i due più antichi trattati penalistici - ma anche in qualche raro caso con l'anonimo Detormentis - cui si aggiunse una quaestio attribuita a Giovanni d'Andrea. Strepitoso il successo editoriale testimoniato da 18 manoscritti (cfr. D. Maffei - P. Maffei, pp. 57-64), dai numerosi incunaboli e dalle successive edizioni del XVI secolo (ibid., rispettivamente pp. 82-85 e 95-102)" (DBI, s.v.)
A 19th century micro mosaic brooch/pendant of The Hand of God by Castellani, circa 1860, the gold, red and blue tesserae of the hand of God grasping a vine decorated hoop, with fluted and beaded gold terminals, maker's mark to the reverse, 6.7cm long The micromosaic was inspired by the twelfth century mosaic in the apse of the church of San Clemente in Rome