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Giovanni Battista Viola (Bologna 1576 - Roma 1622)
Giovanni Battista Viola (Bologna 1576 - Roma 1622)
Paesaggio con riposo durante la fuga in Egitto
Olio su tavola
25 x 36 cm
Giovanni Battista Viola venne introdotto nella bottega di Annibale Carracci in giovane età, formandosi nell’Accademia degli Incamminati. Fu tra i primi allievi a migrare a Roma verso il 1601, in compagnia di Francesco Albani. Subito si mise in luce per le sua capacità paesaggistiche, dipingendo scene nei pressi di fiumi e ambienti lacustri. Purtroppo i suoi dipinti murali sono andati perduti e permane una difficolta oggettiva nel determinare un suo corpus di dipinti, anche se sappiamo che fosse dotato di ottime doti pittoriche, visto che sono certe le sue collaborazioni con Annibale Carracci, Albani e Domenichino. Nell’ultima fase della sua attività Viola si avvicinò alle soluzioni paesaggistiche fiamminghe di Paul Brill e Martin Ryckaert, andando in controtendenza ai pittori nordici che invece iniziarono a far loro il paesaggio ideale bolognese. La sua grandezza, ad oggi sottovalutata, si misura con i tanti dipinti nei decenni gli sono stati attribuiti a scapito di Annibale e Antonio Carracci, Francesco Albani, Giovanni Francesco Grimaldi e Domenico Zampieri detto il Domenichino.
Giovanni Battista Viola (Bologna 1576 - Rome 1622)
Landscape with rest during the flight to Egypt
Oil on panel
25 x 36 cm
Giovanni Battista Viola (Bologna 1576 - Roma 1622)
Paesaggio con riposo durante la fuga in Egitto
Olio su tavola
25 x 36 cm
Giovanni Battista Viola venne introdotto nella bottega di Annibale Carracci in giovane età, formandosi nell’Accademia degli Incamminati. Fu tra i primi allievi a migrare a Roma verso il 1601, in compagnia di Francesco Albani. Subito si mise in luce per le sua capacità paesaggistiche, dipingendo scene nei pressi di fiumi e ambienti lacustri. Purtroppo i suoi dipinti murali sono andati perduti e permane una difficolta oggettiva nel determinare un suo corpus di dipinti, anche se sappiamo che fosse dotato di ottime doti pittoriche, visto che sono certe le sue collaborazioni con Annibale Carracci, Albani e Domenichino. Nell’ultima fase della sua attività Viola si avvicinò alle soluzioni paesaggistiche fiamminghe di Paul Brill e Martin Ryckaert, andando in controtendenza ai pittori nordici che invece iniziarono a far loro il paesaggio ideale bolognese. La sua grandezza, ad oggi sottovalutata, si misura con i tanti dipinti nei decenni gli sono stati attribuiti a scapito di Annibale e Antonio Carracci, Francesco Albani, Giovanni Francesco Grimaldi e Domenico Zampieri detto il Domenichino.
Giovanni Battista Viola (Bologna 1576 - Rome 1622)
Landscape with rest during the flight to Egypt
Oil on panel
25 x 36 cm
PAINTINGS, DRAWINGS, ICONS, SILVER, FINE ART AND ORIENTAL ART
Sale Date(s)
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