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Massimo Stanzione (Frattamaggiore o Orta di Atella 1585 - Napoli 1656) attribuito - attributed
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Milan, Italy
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Massimo Stanzione (Frattamaggiore o Orta di Atella 1585 - Napoli 1656) attribuito - attributedSan Tommaso d’AquinoOlio su telaSt. ThomasOil on canvas46 x 37 cmTale è stata l’ammirazione per l'arte di Massimo Stanzione è stato soprannominato il Guido Reni napoletano, è effettivamente uno tra i più importanti pittori della Scuola napoletana del Seicento. Le sue opere uniscono l'influenza della pittura emiliana del Reni e Domenichino con il tenebrismo del post-Caravaggio. Partito quale ritrattista, assume poi una connotazione di pittore barocco e dedito ai tempi sacri. Infatti, i lavori più importanti di Stanzione sono infatti riconosciuti nelle grandi pale d'altare così come nei cicli di affreschi per le chiese napoletane. Ricordando alcuni dei suoi capolavori, si possono citare gli affreschi e i dipinti per la cappella di San Mauro (1631-1637) e per la cappella del Battista (1644-1651) nella Certosa di San Martino a Napoli; il dipinto raffigurante San Patroba che predica ai fedeli di Pozzuoli, realizzato per la Cattedrale di Pozzuoli intorno al 1650; il ciclo di affreschi per la basilica di San Paolo Maggiore a Napoli; il Sacrificio di Bacco, oggi al Prado di Madrid. Rivale artistico di Jusepe de Ribera, domina al pari col pittore napoletano-spagnolo la scena a Napoletana della prima metà del Seicento. Lo Stanzione ha segnato fortemente l’ambiente pittorico napoletano a lui succeduto, essendo stato un importante caposcuola. Egli ha un seguito vasto ed immediato convertendo alle sue tematiche anche pittori, come Filippo Vitale e Francesco Guarino, che fino ad allora si erano espressi nel solco della tradizione naturalista. Tra i tantissimi suoi allievi o seguaci citiamo: Andrea Vaccaro, Bernardo Cavallino, il Pozzuolano detto Lionardo, Muzio Rossi (Nunzio), Francesco Gaetano, Giuseppe Piscopo, Santillo Sannini e Giovan Battista Spinelli, Pacecco De Rosa, Onofrio Palumbo, Domenico Gargiulo, Francesco De Benedictis, Giovanni Ricca, Giuseppe Marullo, Nicola Marigliano, Antonio De Bellis, Agostino Beltrano, Giuseppe Beltrano (suo fratello), Carlo Rosa, Domenico Finoglia, Giacinto De Popoli, Andrea e Niccolò Malinconico, Giovanni Fulco, Francesco Altobello (allievo di Carlo Rosa), Nicolò De Simone. Tutte personalità artistiche, spesso di altissimo livello, che stigmatizzano inequivocabilmente l’importante apporto di Massimo Stanzione
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Massimo Stanzione (Frattamaggiore o Orta di Atella 1585 - Napoli 1656) attribuito - attributedSan Tommaso d’AquinoOlio su telaSt. ThomasOil on canvas46 x 37 cmTale è stata l’ammirazione per l'arte di Massimo Stanzione è stato soprannominato il Guido Reni napoletano, è effettivamente uno tra i più importanti pittori della Scuola napoletana del Seicento. Le sue opere uniscono l'influenza della pittura emiliana del Reni e Domenichino con il tenebrismo del post-Caravaggio. Partito quale ritrattista, assume poi una connotazione di pittore barocco e dedito ai tempi sacri. Infatti, i lavori più importanti di Stanzione sono infatti riconosciuti nelle grandi pale d'altare così come nei cicli di affreschi per le chiese napoletane. Ricordando alcuni dei suoi capolavori, si possono citare gli affreschi e i dipinti per la cappella di San Mauro (1631-1637) e per la cappella del Battista (1644-1651) nella Certosa di San Martino a Napoli; il dipinto raffigurante San Patroba che predica ai fedeli di Pozzuoli, realizzato per la Cattedrale di Pozzuoli intorno al 1650; il ciclo di affreschi per la basilica di San Paolo Maggiore a Napoli; il Sacrificio di Bacco, oggi al Prado di Madrid. Rivale artistico di Jusepe de Ribera, domina al pari col pittore napoletano-spagnolo la scena a Napoletana della prima metà del Seicento. Lo Stanzione ha segnato fortemente l’ambiente pittorico napoletano a lui succeduto, essendo stato un importante caposcuola. Egli ha un seguito vasto ed immediato convertendo alle sue tematiche anche pittori, come Filippo Vitale e Francesco Guarino, che fino ad allora si erano espressi nel solco della tradizione naturalista. Tra i tantissimi suoi allievi o seguaci citiamo: Andrea Vaccaro, Bernardo Cavallino, il Pozzuolano detto Lionardo, Muzio Rossi (Nunzio), Francesco Gaetano, Giuseppe Piscopo, Santillo Sannini e Giovan Battista Spinelli, Pacecco De Rosa, Onofrio Palumbo, Domenico Gargiulo, Francesco De Benedictis, Giovanni Ricca, Giuseppe Marullo, Nicola Marigliano, Antonio De Bellis, Agostino Beltrano, Giuseppe Beltrano (suo fratello), Carlo Rosa, Domenico Finoglia, Giacinto De Popoli, Andrea e Niccolò Malinconico, Giovanni Fulco, Francesco Altobello (allievo di Carlo Rosa), Nicolò De Simone. Tutte personalità artistiche, spesso di altissimo livello, che stigmatizzano inequivocabilmente l’importante apporto di Massimo Stanzione
SILVER, PAINTINGS, ICONS AND FINE ARTS
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Lots: 351
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Via Nino Bixio, 34
Milan
Italy
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