Lot

46

Pier Antonio Palmerini (circa 1500 - Urbino 1538)

In SILVER, PAINTINGS, ICONS AND FINE ARTS

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Milan, Italy
Pier Antonio Palmerini (circa 1500 - Urbino 1538)
"Consegna delle chiavi a San Pietro"
Olio su tavola
"Delivery of the keys to Saint Peter"
Oil on panel
170 x 111 cm
Si ringrazia il Professore Alessandro Delpriori per aver confermato l’attribuzione.
L’opera ritrae il momento esatto in cui Gesù consegna le chiavi a Pietro, primo pontefice, come scritto nel Vangelo di Matteo: “A te darò le chiavi del regno dei cieli”. Palmerini è allievo di Timoteo Viti e di Girolamo Genga. Verosimilmente, ha accompagnato quest’ultimo a Roma all’inizio degli anni Venti del Cinquecento, dove studia attentamente le opere di Raffaello e di Michelangelo, e tra i ricordi di questo impegno giovanile si trovano alcuni dipinti eseguiti dopo il rientro nelle Marche. Giunto a Pesaro, collabora con Giacomo di Marco da Firenze e inizia l’attività di pittore con ottime commissioni da parte del clero e della nobiltà locale. Nel 1526 Palmerini e Giacomo di Marco si trasferirono a Ragusa (Dubrovnik), probabilmente chiamati in seguito alla scomparsa dei tre maggiori pittori locali. Ma la coppia si sfalda, in quanto Giacomo sparisce dalle cronache, quasi sicuramente ucciso dalla peste, mentre Palmerini resta in territorio dalmata sino al 1530. Qualche tempo dopo lo ritroviamo a Pesaro, dove da qualche mese era aperto il cantiere decorativo della Villa Imperiale, su commissione della duchessa Eleonora; a questo importante cantiere operarono, sotto la direzione di Genga, Raffaellino del Colle, Agnolo Bronzino, Francesco Menzocchi, Dosso e Battista Dossi e il paesaggista mantovano Camillo Capelli
Pier Antonio Palmerini (circa 1500 - Urbino 1538)
"Consegna delle chiavi a San Pietro"
Olio su tavola
"Delivery of the keys to Saint Peter"
Oil on panel
170 x 111 cm
Si ringrazia il Professore Alessandro Delpriori per aver confermato l’attribuzione.
L’opera ritrae il momento esatto in cui Gesù consegna le chiavi a Pietro, primo pontefice, come scritto nel Vangelo di Matteo: “A te darò le chiavi del regno dei cieli”. Palmerini è allievo di Timoteo Viti e di Girolamo Genga. Verosimilmente, ha accompagnato quest’ultimo a Roma all’inizio degli anni Venti del Cinquecento, dove studia attentamente le opere di Raffaello e di Michelangelo, e tra i ricordi di questo impegno giovanile si trovano alcuni dipinti eseguiti dopo il rientro nelle Marche. Giunto a Pesaro, collabora con Giacomo di Marco da Firenze e inizia l’attività di pittore con ottime commissioni da parte del clero e della nobiltà locale. Nel 1526 Palmerini e Giacomo di Marco si trasferirono a Ragusa (Dubrovnik), probabilmente chiamati in seguito alla scomparsa dei tre maggiori pittori locali. Ma la coppia si sfalda, in quanto Giacomo sparisce dalle cronache, quasi sicuramente ucciso dalla peste, mentre Palmerini resta in territorio dalmata sino al 1530. Qualche tempo dopo lo ritroviamo a Pesaro, dove da qualche mese era aperto il cantiere decorativo della Villa Imperiale, su commissione della duchessa Eleonora; a questo importante cantiere operarono, sotto la direzione di Genga, Raffaellino del Colle, Agnolo Bronzino, Francesco Menzocchi, Dosso e Battista Dossi e il paesaggista mantovano Camillo Capelli

SILVER, PAINTINGS, ICONS AND FINE ARTS

Sale Date(s)
Lots: 600
Venue Address
Sede Legale
Via Nino Bixio, 32
Milan
Italy
20129
Italy

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