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Henry de Favanne (Londra 1668 - Parigi 1752)
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Milan, Italy
Description
Henri de Favanne (Londra 1668 - Parigi 1752)
"Giudizio di Paride"
Olio su metallo (probabilmente rame)
"Judgment of Paris"
Oil on metal (probably copper)
40 x 58 cm
Dopo una prima formazione presso René-Antoine Houasse va a Roma e vi soggiorna tra il 1695 e il 1700. Tornato in Francia s’iscrive alla Académie Royale per spostarsi poi in Spagna presso lacorte della principessa des Ursins. Nel 1714 torna in Francia chiamato da Jean d’Aubigny e lavora alla decorazione del castello Chanteloup per almeno tre anni.
In seguito, nel 1724, partecipa al grande cantiere dell’Hotel du Grand Maître a Versailles al fianco dei più importanti pittori del tempo, in particolare con Jean Restout e Charles-Antoine Coypel. Da questo punto in poi la carriera di de Favanne vive il massimo splendore, egli, infatti, è nominato professore dell’Académie nel 1725 e nel 1748 rettore della stessa. L’opera in esame mostra una grande raffinatezzapittorica, essa è realizzata con pennellata sciolta e precisa.
La definizione dei corpi è perfettamente definita con un delicato gioco chiaroscurale. L’impianto compositivo, il medesimo usato spesso dall’artista, vede le figure iscritte in un semicerchio. Inoltre se osserviamo l’opera che meglio ci aiuta ad avvallare la nostra tesi, ovvero la tela conservata al Museo di Tours “La caduta di Fetonte” osserviamo una stretta rassomiglianza coi visi dei personaggi nonché o l’impianto cromatico algido e irradiato di luce. Infine una nota molto importante è la presenza del cupido reclinato all’indietro, particolare compositivo presente assiduamente nei putti e negli angeli di Henri de Favanne.
Si riporta la presenza di una scheda redatta dal Professore Girolamo Devanna, ove l’opera è riferita a Dirck van der Lisse
"Giudizio di Paride"
Olio su metallo (probabilmente rame)
"Judgment of Paris"
Oil on metal (probably copper)
40 x 58 cm
Dopo una prima formazione presso René-Antoine Houasse va a Roma e vi soggiorna tra il 1695 e il 1700. Tornato in Francia s’iscrive alla Académie Royale per spostarsi poi in Spagna presso lacorte della principessa des Ursins. Nel 1714 torna in Francia chiamato da Jean d’Aubigny e lavora alla decorazione del castello Chanteloup per almeno tre anni.
In seguito, nel 1724, partecipa al grande cantiere dell’Hotel du Grand Maître a Versailles al fianco dei più importanti pittori del tempo, in particolare con Jean Restout e Charles-Antoine Coypel. Da questo punto in poi la carriera di de Favanne vive il massimo splendore, egli, infatti, è nominato professore dell’Académie nel 1725 e nel 1748 rettore della stessa. L’opera in esame mostra una grande raffinatezzapittorica, essa è realizzata con pennellata sciolta e precisa.
La definizione dei corpi è perfettamente definita con un delicato gioco chiaroscurale. L’impianto compositivo, il medesimo usato spesso dall’artista, vede le figure iscritte in un semicerchio. Inoltre se osserviamo l’opera che meglio ci aiuta ad avvallare la nostra tesi, ovvero la tela conservata al Museo di Tours “La caduta di Fetonte” osserviamo una stretta rassomiglianza coi visi dei personaggi nonché o l’impianto cromatico algido e irradiato di luce. Infine una nota molto importante è la presenza del cupido reclinato all’indietro, particolare compositivo presente assiduamente nei putti e negli angeli di Henri de Favanne.
Si riporta la presenza di una scheda redatta dal Professore Girolamo Devanna, ove l’opera è riferita a Dirck van der Lisse
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Henri de Favanne (Londra 1668 - Parigi 1752)
"Giudizio di Paride"
Olio su metallo (probabilmente rame)
"Judgment of Paris"
Oil on metal (probably copper)
40 x 58 cm
Dopo una prima formazione presso René-Antoine Houasse va a Roma e vi soggiorna tra il 1695 e il 1700. Tornato in Francia s’iscrive alla Académie Royale per spostarsi poi in Spagna presso lacorte della principessa des Ursins. Nel 1714 torna in Francia chiamato da Jean d’Aubigny e lavora alla decorazione del castello Chanteloup per almeno tre anni.
In seguito, nel 1724, partecipa al grande cantiere dell’Hotel du Grand Maître a Versailles al fianco dei più importanti pittori del tempo, in particolare con Jean Restout e Charles-Antoine Coypel. Da questo punto in poi la carriera di de Favanne vive il massimo splendore, egli, infatti, è nominato professore dell’Académie nel 1725 e nel 1748 rettore della stessa. L’opera in esame mostra una grande raffinatezzapittorica, essa è realizzata con pennellata sciolta e precisa.
La definizione dei corpi è perfettamente definita con un delicato gioco chiaroscurale. L’impianto compositivo, il medesimo usato spesso dall’artista, vede le figure iscritte in un semicerchio. Inoltre se osserviamo l’opera che meglio ci aiuta ad avvallare la nostra tesi, ovvero la tela conservata al Museo di Tours “La caduta di Fetonte” osserviamo una stretta rassomiglianza coi visi dei personaggi nonché o l’impianto cromatico algido e irradiato di luce. Infine una nota molto importante è la presenza del cupido reclinato all’indietro, particolare compositivo presente assiduamente nei putti e negli angeli di Henri de Favanne.
Si riporta la presenza di una scheda redatta dal Professore Girolamo Devanna, ove l’opera è riferita a Dirck van der Lisse
"Giudizio di Paride"
Olio su metallo (probabilmente rame)
"Judgment of Paris"
Oil on metal (probably copper)
40 x 58 cm
Dopo una prima formazione presso René-Antoine Houasse va a Roma e vi soggiorna tra il 1695 e il 1700. Tornato in Francia s’iscrive alla Académie Royale per spostarsi poi in Spagna presso lacorte della principessa des Ursins. Nel 1714 torna in Francia chiamato da Jean d’Aubigny e lavora alla decorazione del castello Chanteloup per almeno tre anni.
In seguito, nel 1724, partecipa al grande cantiere dell’Hotel du Grand Maître a Versailles al fianco dei più importanti pittori del tempo, in particolare con Jean Restout e Charles-Antoine Coypel. Da questo punto in poi la carriera di de Favanne vive il massimo splendore, egli, infatti, è nominato professore dell’Académie nel 1725 e nel 1748 rettore della stessa. L’opera in esame mostra una grande raffinatezzapittorica, essa è realizzata con pennellata sciolta e precisa.
La definizione dei corpi è perfettamente definita con un delicato gioco chiaroscurale. L’impianto compositivo, il medesimo usato spesso dall’artista, vede le figure iscritte in un semicerchio. Inoltre se osserviamo l’opera che meglio ci aiuta ad avvallare la nostra tesi, ovvero la tela conservata al Museo di Tours “La caduta di Fetonte” osserviamo una stretta rassomiglianza coi visi dei personaggi nonché o l’impianto cromatico algido e irradiato di luce. Infine una nota molto importante è la presenza del cupido reclinato all’indietro, particolare compositivo presente assiduamente nei putti e negli angeli di Henri de Favanne.
Si riporta la presenza di una scheda redatta dal Professore Girolamo Devanna, ove l’opera è riferita a Dirck van der Lisse
SILVER, PAINTINGS, ICONS AND FINE ARTS
Sale Date(s)
Lots: 600
Venue Address
Sede Legale
Via Nino Bixio, 32
Milan
Italy
20129
Italy
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