288
Rocco Marconi (1480 - 1529) Davide con la testa di Golia, 1515-1525
Rocco Marconi (1480 - 1529) <br>Davide con la testa di Golia, 1515-1525 <br>Olio su tavola <br>78,5 x 64,8 cm <br>Elementi distintivi: al verso della cornice, sull’asse superiore, in pennarello nero «LK 1338»; sull’asse sinistro, di difficile lettura, in lapis, «156»; sull’angolo inferiore sinistro, etichetta quadrata bianca, in penna «338/2000». Sull’asse superiore del telaio, su un bollino rosso, in penna «106»; lungo l’asse sinistro etichetta stampata «...NSPEED LIMITED, ... SHOUSE WALK. SE11, ... none 020-7735 0566», «REF.», compilato in penna «2922», «Christie, old. Modern Masters, lot 106». Seguono tre etichette identiche stampate con codice a barre «1169 0313» <br>Provenienza: Conolly family, Castletown, presso Celbridge nella contea di Killdare, Irlanda (1734-1960): probabilmente acquisito da Tom Conolly (1734-1803) nel 1758 durante il Grand Tour, passato per discendenza, attraverso il maggiore Edward Michael Conolly, C.M.G. (1874-1956), al nipote William Francis Conolly-Carew, sesto Barone Carew, C.B.E. (1905-1994), figlio di Catherine, Lady Carew, née Conolly; Christie’s, Londra, 25 novembre 1960, l. 27 (come Giorgione); Christie’s, Londra, 9 luglio 2003, l. 106 (come «Venetian School, circa 1530») <br>Bibliografia: Christie’s, Londra, 25 novembre 1960, l. 27 (Giorgione); Christie’s, Londra, 9 luglio 2003, l. 106 (Venetian School, circa 1530); E. M. Dal Pozzolo, "Quale religiosità in Giorgione?", in G. Cecchetto, a cura di, "Le tende cristiane nella Castellana", Atti del Convegno (Castelfranco Veneto, 11-18-25 novembre 1996), Castelfranco Veneto 1997, pp. 126-127, 137-138 note 34-35, p. 152, ill. 17 (Marconi, attribuito a); E. M. Dal Pozzolo, "Tra Cariani e Rocco Marconi", in "Venezia Cinquecento", VII, n. 13, gennaio-giugno 1997, p. 10 (Marconi); G. Fossaluzza, "Davide e Gionatan con la testa di Golia", in E. M. Dal Pozzolo, "Giorgione", Milano 2009, p. 207, ill. 173 (Marconi) <br>Esposizioni: Londra, Royal Academy, Winter Exhibition, 1908, n. 29 (come “Early italian”); Dublino, National Gallery of Ireland, 1922; Robilant & Voena Milano-Londra, 2022 <br>Certificati: scheda di Giorgio Fossaluzza del settembre 2009 (in formato digitale) <br>Vincoli: Opera in temporanea importazioneStato di conservazione. Supporto: 75% (almeno una giuntura verticale; leggera convessità; una lunga frattura verticale conseguente a pressione, senza rilevanti cadute pittoriche; fratture consolidate al margine inferiore; minori danni da tarli, di maggiore entità nell'angolo inferiore destro; tavola parchettata) <br>Stato di conservazione. Superficie: 70% (per alcuni millimetri nella parte superiore e a destra la tavola non è dipinta; leggeri rigonfiamenti, spari e stabilizzati, soprattutto nella metà superiore; cadute di colore diffuse e integrazioni anche sui volti, in misura minore sul volto centrale) <br>La sala IX delle Gallerie dell’Accademia – la più importante collezione di arte veneziana e veneta dal XIV al XVIII secolo – è dedicata ai comprimari che, attivi anche in Terraferma, sulla scorta dei Bellini e di Palma il Vecchio e accanto a Tiziano, disegnano il nuovo panorama della pittura lagunare a inizio Cinquecento: Lorenzo Lotto, Palma il Vecchio e Rocco Marconi. <br>Proprio al catalogo di Rocco Marconi appartiene la «notevole tavola» in esame, «già in Inghilterra nella collezione Conolly, esibita nel 1908 alla Royal Academy di Londra e nel 1922 alla National Gallery of Ireland, e apparsa in asta – con l’attribuzione a Giorgione – a Londra nel 1960» (Dal Pozzolo 1997a). <br>Proprio dalla scheda di catalogo della esposizione alla Royal Academy, si apprende l’illustre provenienza collezionistica. Probabilmente acquistata in Italia nel 1758, durante il Grand Tour, da Tom Conolly (1734-1803), la tavola è rimasta fino al 1960 presso la dimora di famiglia a Castletown presso Celbridge, nella contea irlandese di Kildare, passando per via ereditaria fino a William Francis Conolly-Carew, sesto Barone Carew (1905-1994), commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico e cavalliere del Venerabile ordine di San Giovanni. Castletown House, «la più ampia e la prima casa di campagna palladiana in Irlanda» (Christie’s 2003), «fu fatta costruire dal capostipite William Conolly (1662-1729), Presidente della Camera dei Comuni irlandese, a partire dal 1723 con l’apporto progettuale di Alessandro Galilei ed Edward Lovett Pearce. Tale residenza passò in eredità al pronipote Tom Conolly nel 1758. La decorazione interna della dimora, su progetto di William Chambers, venne realizzata tra il 1760 e il 1770, al tempo della consorte di Tom Conolly (1734-1802), Lady Louisa, figlia di Charles Lennox, 2° duca di Richmond e pronipote di Carlo II d’Inghilterra» (Fossaluzza 2009, p. 1). <br>La scoperta della corretta attribuzione della tavola si deve ad Anchise Tempestini - fototecario dal 1967 al 2003 del Kunsthistorisches Institut in Florenz Max-Planck-Gesellschaft e eminente studioso dei Bellini e della loro scuola - che a Rocco Marconi ha dedicato alcuni fondamentali contributi (inter alias, “Addenda to Rocco Marconi”, in “The Burlington Magazine”, CXVI (1974), 856, p. 391; “I pittori bergamaschi del primo Cinquecento”, in “Antichità viva”, XV (1976), pp. 57 s.; “La Sacra Conversazione nella pittura veneta dal 1500 al 1516”, in “La pittura nel Veneto. Il Cinquecento”, Milano 1999, III, pp. 943, 946). Si trova infatti, sulla scheda 182715, inventariata da Ulrich Middeldorf come “Giorgione”, una sua annotazione a matita “Rocco Marconi (?) (AT)”, con biffatura del precedente riferimento. <br>Anchise Tempestivi ha confermato, in supporto alla presente catalogazione, che «il dipinto che raffigura David con la testa di Golia è sicuramente un'opera della maturità di Rocco Marconi, databile al 1525 circa» (comunicazione del 4 gennaio 2024). <br>Centrale per la datazione dell’opera è il rapporto con il “Compianto sul Cristo morto”, una pala (444x312 cm) che si trovava, fino alla soppressione napoleonica del 1810, nella chiesa di Santa Maria dei Servi ed è oggi conservata alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Essa è infatti attribuita da tutte le fonti storiche a Rocco Marconi, a partire da Marco Boschini («La tavola doppo l'altar de' Barbieri; dove è Cristo deposto di Croce, con le Marie, & un Santo Servita, con bellissimo paese, è tavola molto grande, e maestosa è la più bella che facesse Rocco Marconi», in “Le minere della pittura”, Venezia, edizioni del 1664 e 1674), seguito dalle guide storiche di Venezia di Domenico Martinelli (“Il ritratto di Venezia”, Venezia, 1684) e Antonio Maria Zanetti (“Descrizione di tutte le pubbliche pitture della citta' di Venezia e isole circonvicine: o sia Rinnovazione delle Ricche minere di Marco Boschini, colla aggiunta di tutte le opere, che uscirono dal 1674. sino al presente 1733”, Venezia, 1733; e “Della pittura veneziana e delle opere pubbliche de' veneziani maestri libri V”, Venezia, 1771), nonché da tutte le voci più autorevoli del XIX secolo, tra cui Appiani, Fumagalli, Edwards e Cicognara. La critica moderna – con importanti eccezioni – riferisce invece la pala a Giovanni Bellini (1427 o 1430 circa – 1516) e aiuti, datandola per lo più al 1515-1516. In favore di Marconi si sono espressi Bereson, per la piena autografia a Marconi nel 1895 (e per un’opera di collaborazione con Bellini nel 1919 - parere quest’ultimo seguito da Moschini Marconi nel 1955 e Gibbons nel 1962) -, Heinemann (1962) e Tempestini (2000, 2009). <br>Tempestini ha offerto un ulteriore affondo critico sul “Compianto” «un'opera inconfondibile di Rocco Marconi, pur se la storia dell'arte italiana del XX secolo la assegna sempre a Giovanni Bellini. Su questo dipinto Fritz Heinemann, 1962, I, p. 119, cat.S. 202,
Rocco Marconi (1480 - 1529) <br>Davide con la testa di Golia, 1515-1525 <br>Olio su tavola <br>78,5 x 64,8 cm <br>Elementi distintivi: al verso della cornice, sull’asse superiore, in pennarello nero «LK 1338»; sull’asse sinistro, di difficile lettura, in lapis, «156»; sull’angolo inferiore sinistro, etichetta quadrata bianca, in penna «338/2000». Sull’asse superiore del telaio, su un bollino rosso, in penna «106»; lungo l’asse sinistro etichetta stampata «...NSPEED LIMITED, ... SHOUSE WALK. SE11, ... none 020-7735 0566», «REF.», compilato in penna «2922», «Christie, old. Modern Masters, lot 106». Seguono tre etichette identiche stampate con codice a barre «1169 0313» <br>Provenienza: Conolly family, Castletown, presso Celbridge nella contea di Killdare, Irlanda (1734-1960): probabilmente acquisito da Tom Conolly (1734-1803) nel 1758 durante il Grand Tour, passato per discendenza, attraverso il maggiore Edward Michael Conolly, C.M.G. (1874-1956), al nipote William Francis Conolly-Carew, sesto Barone Carew, C.B.E. (1905-1994), figlio di Catherine, Lady Carew, née Conolly; Christie’s, Londra, 25 novembre 1960, l. 27 (come Giorgione); Christie’s, Londra, 9 luglio 2003, l. 106 (come «Venetian School, circa 1530») <br>Bibliografia: Christie’s, Londra, 25 novembre 1960, l. 27 (Giorgione); Christie’s, Londra, 9 luglio 2003, l. 106 (Venetian School, circa 1530); E. M. Dal Pozzolo, "Quale religiosità in Giorgione?", in G. Cecchetto, a cura di, "Le tende cristiane nella Castellana", Atti del Convegno (Castelfranco Veneto, 11-18-25 novembre 1996), Castelfranco Veneto 1997, pp. 126-127, 137-138 note 34-35, p. 152, ill. 17 (Marconi, attribuito a); E. M. Dal Pozzolo, "Tra Cariani e Rocco Marconi", in "Venezia Cinquecento", VII, n. 13, gennaio-giugno 1997, p. 10 (Marconi); G. Fossaluzza, "Davide e Gionatan con la testa di Golia", in E. M. Dal Pozzolo, "Giorgione", Milano 2009, p. 207, ill. 173 (Marconi) <br>Esposizioni: Londra, Royal Academy, Winter Exhibition, 1908, n. 29 (come “Early italian”); Dublino, National Gallery of Ireland, 1922; Robilant & Voena Milano-Londra, 2022 <br>Certificati: scheda di Giorgio Fossaluzza del settembre 2009 (in formato digitale) <br>Vincoli: Opera in temporanea importazioneStato di conservazione. Supporto: 75% (almeno una giuntura verticale; leggera convessità; una lunga frattura verticale conseguente a pressione, senza rilevanti cadute pittoriche; fratture consolidate al margine inferiore; minori danni da tarli, di maggiore entità nell'angolo inferiore destro; tavola parchettata) <br>Stato di conservazione. Superficie: 70% (per alcuni millimetri nella parte superiore e a destra la tavola non è dipinta; leggeri rigonfiamenti, spari e stabilizzati, soprattutto nella metà superiore; cadute di colore diffuse e integrazioni anche sui volti, in misura minore sul volto centrale) <br>La sala IX delle Gallerie dell’Accademia – la più importante collezione di arte veneziana e veneta dal XIV al XVIII secolo – è dedicata ai comprimari che, attivi anche in Terraferma, sulla scorta dei Bellini e di Palma il Vecchio e accanto a Tiziano, disegnano il nuovo panorama della pittura lagunare a inizio Cinquecento: Lorenzo Lotto, Palma il Vecchio e Rocco Marconi. <br>Proprio al catalogo di Rocco Marconi appartiene la «notevole tavola» in esame, «già in Inghilterra nella collezione Conolly, esibita nel 1908 alla Royal Academy di Londra e nel 1922 alla National Gallery of Ireland, e apparsa in asta – con l’attribuzione a Giorgione – a Londra nel 1960» (Dal Pozzolo 1997a). <br>Proprio dalla scheda di catalogo della esposizione alla Royal Academy, si apprende l’illustre provenienza collezionistica. Probabilmente acquistata in Italia nel 1758, durante il Grand Tour, da Tom Conolly (1734-1803), la tavola è rimasta fino al 1960 presso la dimora di famiglia a Castletown presso Celbridge, nella contea irlandese di Kildare, passando per via ereditaria fino a William Francis Conolly-Carew, sesto Barone Carew (1905-1994), commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico e cavalliere del Venerabile ordine di San Giovanni. Castletown House, «la più ampia e la prima casa di campagna palladiana in Irlanda» (Christie’s 2003), «fu fatta costruire dal capostipite William Conolly (1662-1729), Presidente della Camera dei Comuni irlandese, a partire dal 1723 con l’apporto progettuale di Alessandro Galilei ed Edward Lovett Pearce. Tale residenza passò in eredità al pronipote Tom Conolly nel 1758. La decorazione interna della dimora, su progetto di William Chambers, venne realizzata tra il 1760 e il 1770, al tempo della consorte di Tom Conolly (1734-1802), Lady Louisa, figlia di Charles Lennox, 2° duca di Richmond e pronipote di Carlo II d’Inghilterra» (Fossaluzza 2009, p. 1). <br>La scoperta della corretta attribuzione della tavola si deve ad Anchise Tempestini - fototecario dal 1967 al 2003 del Kunsthistorisches Institut in Florenz Max-Planck-Gesellschaft e eminente studioso dei Bellini e della loro scuola - che a Rocco Marconi ha dedicato alcuni fondamentali contributi (inter alias, “Addenda to Rocco Marconi”, in “The Burlington Magazine”, CXVI (1974), 856, p. 391; “I pittori bergamaschi del primo Cinquecento”, in “Antichità viva”, XV (1976), pp. 57 s.; “La Sacra Conversazione nella pittura veneta dal 1500 al 1516”, in “La pittura nel Veneto. Il Cinquecento”, Milano 1999, III, pp. 943, 946). Si trova infatti, sulla scheda 182715, inventariata da Ulrich Middeldorf come “Giorgione”, una sua annotazione a matita “Rocco Marconi (?) (AT)”, con biffatura del precedente riferimento. <br>Anchise Tempestivi ha confermato, in supporto alla presente catalogazione, che «il dipinto che raffigura David con la testa di Golia è sicuramente un'opera della maturità di Rocco Marconi, databile al 1525 circa» (comunicazione del 4 gennaio 2024). <br>Centrale per la datazione dell’opera è il rapporto con il “Compianto sul Cristo morto”, una pala (444x312 cm) che si trovava, fino alla soppressione napoleonica del 1810, nella chiesa di Santa Maria dei Servi ed è oggi conservata alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Essa è infatti attribuita da tutte le fonti storiche a Rocco Marconi, a partire da Marco Boschini («La tavola doppo l'altar de' Barbieri; dove è Cristo deposto di Croce, con le Marie, & un Santo Servita, con bellissimo paese, è tavola molto grande, e maestosa è la più bella che facesse Rocco Marconi», in “Le minere della pittura”, Venezia, edizioni del 1664 e 1674), seguito dalle guide storiche di Venezia di Domenico Martinelli (“Il ritratto di Venezia”, Venezia, 1684) e Antonio Maria Zanetti (“Descrizione di tutte le pubbliche pitture della citta' di Venezia e isole circonvicine: o sia Rinnovazione delle Ricche minere di Marco Boschini, colla aggiunta di tutte le opere, che uscirono dal 1674. sino al presente 1733”, Venezia, 1733; e “Della pittura veneziana e delle opere pubbliche de' veneziani maestri libri V”, Venezia, 1771), nonché da tutte le voci più autorevoli del XIX secolo, tra cui Appiani, Fumagalli, Edwards e Cicognara. La critica moderna – con importanti eccezioni – riferisce invece la pala a Giovanni Bellini (1427 o 1430 circa – 1516) e aiuti, datandola per lo più al 1515-1516. In favore di Marconi si sono espressi Bereson, per la piena autografia a Marconi nel 1895 (e per un’opera di collaborazione con Bellini nel 1919 - parere quest’ultimo seguito da Moschini Marconi nel 1955 e Gibbons nel 1962) -, Heinemann (1962) e Tempestini (2000, 2009). <br>Tempestini ha offerto un ulteriore affondo critico sul “Compianto” «un'opera inconfondibile di Rocco Marconi, pur se la storia dell'arte italiana del XX secolo la assegna sempre a Giovanni Bellini. Su questo dipinto Fritz Heinemann, 1962, I, p. 119, cat.S. 202,
LA GIOIA A COLORI. VENETO BANCA ATTO II. CAPOLAVORI
Sale Date(s)
Venue Address
I lotti vanno ritirati presso la sede di esposizione (Roma o Vicenza). L’accesso è su appuntamento da prendere alla email matteo.smolizza@bonino.us.
La casa d'aste non fa spedizioni, ma è lieta di indicare spedizionieri professionali.
Important Information
Le commissioni sono pari per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA
I pagamenti sono solo a mezzo bonifico bancario.
Le opere sono in esposizione presso la sede di Bonino a Vicenza (Via Vecchia Ferriera 7) e presso la sede di Bonino a Roma (Via Filippo Civinini 21-37). L’accesso è su appuntamento da prendere alla email matteo.smolizza@bonino.us.
Terms & Conditions
CLAUDIA BONINO
CASA DI VENDITE
“MERAVIGLIE. ATTO II”
PROCEDURA DI VENDITA ALL’ASTA
(varie proprietà, tra cui Veneto Banca SpA
in liquidazione coatta amministrativa
D.M. n. 186 del 25/06/2017)
REGOLE DELLA VENDITA
***
Premesse
- La vendita si compone di 378 lotti (d’ora in poi, i “Lotti”), parte di proprietà di Veneto Banca SpA (d’ora in poi “Veneto Banca”, istituto di credito in liquidazione coatta amministrativa, con sede in Via Feltrina Sud 250, 31044, Montebelluna, Italia), parte di proprietà diverse.
- Ai fini del miglior realizzo, la vendita avviene in più tornate d’asta, lotto per lotto, secondo gli standard del settore merceologico di riferimento, nel rispetto dei criteri di trasparenza, pubblicità e competitività e attraverso strumenti atti a promuovere una capillare visibilità nel mercato dell’arte e nel collezionismo internazionale.
- La gestione della vendita è affidata, quale commissionario, a Claudia Bonino, Casa di Vendite esercente l’attività di agenzia di pubblici incanti per conto terzi giusta licenza rilasciata dal Ministero dell’Interno – Questura di Roma (d’ora in poi “Casa di Vendite”).
Pubblicazione della documentazione
I Lotti
I Lotti sono presentati in apposito catalogo d’asta, parte integrante e sostanziale del presente documento. Il catalogo, distinto in due sezioni, riporta l’indice dei lotti nonché la stima e la descrizione di ogni lotto, evidenziando altresì, ogni qual volta pertinente, la provenienza da Veneto Banca SpA in LCA. Il catalogo è disponibile gratuitamente in definizione standard web ai siti www.bonino.us e www.goforarts.com. Può essere ordinato in formato cartaceo.
Gli Aggiornamenti
Ai siti www.bonino.us e www.goforarts.com, nell’area dedicata all’asta, è presente una apposita sezione Aggiornamenti - parte integrante e sostanziale delle presenti Regole della Vendita - in cui saranno indicati, esemplificando:
- le piattaforme internazionali per il collezionismo selezionate per dare maggiore visibilità alla vendita, con particolare riguardo ai Lotti provenienti da Veneto Banca Spa in LCA;
- aggiornamenti rilevanti sui Lotti;
- qualsiasi Integrazione, modifica o aggiornamento delle presenti Regole della vendita.
Le offerte
Ogni offerta valida è immediatamente resa visibile sui siti www.bonino.us e www.goforarts.com, con la pubblicazione dell’importo nel catalogo digitale e nella scheda del relativo lotto.
Procedura di Vendita
Come ci si registra per l’asta
- Può proporre offerta qualunque persona maggiorenne, debitamente registrata presso la Casa di Vendite (d’ora in poi “Offerente”).
- Per registrarsi, l’Offerente dovrà compilare la modulistica relativa ai dati anagrafici ed alla privacy, nonché – se intende offrire per oltre € 10.000 nel corso dell’anno – la modulistica antiriciclaggio. Dovrà inoltre comunicare alla Casa di Vendite:
a) se cittadino italiano privato, copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) e del codice fiscale;
b) se professionista/azienda italiani, visura camerale aggiornata, codice identificativo per la fatturazione elettronica e copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) del professionista / dell’amministratore dell’azienda;
c) se cittadino straniero privato, copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / ID), rilasciato da autorità straniera riconosciuta dalle Autorità italiane;
b) se professionista/azienda stranieri, copia del certificato di registrazione del professionista / dell’azienda presso archivio pubblico competente e copia fotostatica di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) del professionista / dell’amministratore dell’azienda, rilasciati da autorità straniera riconosciuta dalle Autorità italiane.
3. La Casa di Vendite è libera di richiedere all’Offerente idonea credenziale bancaria, ivi compresa specifica lettera di referenza da parte di primario istituto di credito italiano ovvero straniero con rappresentanza legale in Italia.
4. La Casa di Vendite non darà seguito ad alcuna Offerta proveniente da persona che non abbia fornito la documentazione richiesta.
5. Non sono ammesse, in nessun caso, Offerte con riserva di nomina del contraente.
6. L’Offerente deve registrarsi entro le ore 12.00 del giorno lavorativo precedente la seduta di aggiudicazione.
Come si offre
- La proposizione dell’Offerta implica la accettazione integrale delle presenti Regole e dei documenti che le integrano (in particolare, i cataloghi e le informazioni denominate “Aggiornamenti”, consultabili sui siti www.bonino.us e www.goforarts.com).
- L'Offerta costituisce, in caso di aggiudicazione, impegno inderogabile all'acquisto del Lotto e al saldo dell'importo corrispondente - da effettuarsi esclusivamente alla Casa di Vendite - entro 35 giorni naturali dalla seduta di aggiudicazione, tramite bonifico bancario.
- Tutte le fasi di vendita si tengono con mezzi telematici. I partecipanti alla seduta di aggiudicazione possono richiedere il supporto telefonico.
- La proposizione dell’Offerta avviene:
- prima della seduta d’asta, tramite apposito link pubblicato nei siti www.bonino.us e www.goforarts.com (d’ora in poi, “Link Offri”), i cui contenuti sono tracciati univocamente e convogliati nel registro informatico delle offerte;
- durante la seduta d’asta, i) tramite il Link Offri, ovvero ii) tramite i link delle piattaforme di appoggio selezionate dalla Casa di Vendite ovvero iii) tramite offerta telefonica registrata dal personale della casa d’aste. Le offerte effettuate nelle predette modalità ii) e iii) vengono tracciate univocamente e convogliate dal personale della Casa di Vendite nel registro informatico delle offerte in nome e per conto dell’Offerente.
- L’Offerente è unico responsabile del compiuto recapito dell’Offerta.
I limiti di garanzia
- I beni costituenti i Lotti vengono venduti come visti e piaciuti, nello stato di fatto (incluso lo stato manutentivo e conservativo) e di diritto esistente.
- La vendita è eseguita a corpo e non a misura. Eventuali differenze di misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo.
- La vendita non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, né potrà essere revocata per alcun motivo. Conseguentemente, l’esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità o elementi o difformità - ivi compresi, ad esempio, la non corretta o falsa attribuzione all’autore o al periodo, la non autenticità o la contraffazione delle opere d’arte e di antiquariato - per qualsiasi motivo non considerati anche se occulti e comunque non evidenziati nella documentazione messa a disposizione - non potrà dare luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo.
- È data garanzia esclusivamente in ordine all'esistenza dei Lotti, quali riprodotti nei predetti cataloghi, esclusa peraltro ogni garanzia circa la completezza e i relativi valori. Si sottolinea, infatti, che i lotti sono in parte conservati in locali non vigilati dalla casa d’asta e possono aver subito manomissioni rispetto a come appaiono riprodotti in catalogo.
- L’Offerente è tenuto a provvedere ad autonoma valutazione dei Lotti di interesse, anche previa verifica dal vero e facendosi supportare da propri esperti.
- I Lotti sono conservati presso la sede di Vicenza della Casa di Vendite, sita in Via Vecchia Ferriera 70, Vicenza e possono essere visionati in orario lavorativo, previo appuntamento da prendersi con preavviso di almeno tre giorni al numero +39 346 1299980 e alla email matteo.smolizza@bonino.us.
L’Asta
- La pubblicazione del presente regolamento sui siti www.bonino.us e www.goforarts.com apre la procedura di vendita: da questo momento è possibile offrire.
- La prima offerta deve essere almeno pari alla base d’asta. In questa fase la base d’asta è pari al 200% della stima minima.
- L’incremento minimo è pari al 5% dell'Offerta al momento vincente.
- La seduta di aggiudicazione dei lotti componenti la prima sezione del catalogo si tiene il 30 gennaio 2024, a partire dalle ore 18; il giorno successivo, con apertura in pari orario, si tiene la seduta di aggiudicazione della seconda sezione del catalogo. Le operazioni di aggiudicazione si svolgono presso la sede della Casa di Vendite sita in Roma, Via Filippo Civinini 21-37, ove è collocato il CED: il battitore propone i Lotti nella sequenza di catalogo, ognuno a partire dalla base d’asta, ovvero dalla più alta Offerta ricevuta. In assenza di Offerte il Lotto è dichiarato invenduto; in presenza di una sola Offerta il Lotto è aggiudicato alla stessa; in presenza di rilanci, da eseguirsi in immediata successione, il Battitore aggiudica il Lotto all’Offerta più alta. Problemi tecnici nell’offrire debbono essere immediatamente comunicati telefonando al numero +39 06 8075228: il Battitore potrà, a suo insindacabile giudizio, riaprire l'aggiudicazione.
- Potrà essere tenuta una parallela seduta d’asta presso la sede della partner Bonino Atlantic ltd (Avon House, Kensington Village, London W14 8TS, United Kingdom).
- Nel caso in cui la Casa di Vendite dichiari decaduta una Offerta già dichiarata vincente, il Lotto viene in automatico attribuito all’Offerta immediatamente successiva, con comunicazione al Cliente acquirente entro 60 giorni dalla seduta di aggiudicazione.
- I lotti invenduti potranno essere proposti in successive sedute d’asta, da tenersi orientativamente con cadenza quindicinale, a stima ribassata progressivamente al 150%, al 100%, al 75% al 50% al 33% della stima minima. La seduta finale d’asta potrà presentare i residui lotti con base d’asta ad offerta libera. Di ogni seduta successiva alla prima sarà indicata la data nel documento “Aggiornamenti”.
- Per quanto concerne il patrimonio di Veneto Banca, la vendita si conforma alla Legge Fallimentare italiana. In tal caso, la aggiudicazione diviene effettiva 20 giorni dopo la seduta di aggiudicazione: questo lasso di tempo serve per la verifica di quanto previsto agli articoli 107, comma 4 e 108, comma 1, della Legge Fallimentare. In particolare, ai sensi dell’art. 107, comma 4, la Casa di Vendite, per mandato dei Commissari liquidatori di Veneto Banca, può, a suo insindacabile giudizio, riaprire la gara, qualora riceva una Offerta migliorativa, maggiore almeno del 10% rispetto all’offerta già dichiarata vincente nella seduta di aggiudicazione. In tal caso sarà cura della Casa di Vendite invitare con email certificata tutti coloro che in corso d’asta hanno offerto sul Lotto posto nuovamente a gara, indicando giorno e ora in cui sarà definitivamente aggiudicato. In questa fase, l’incremento minimo è pari al 10% dell'Offerta al momento vincente. Ai sensi dell’art. 108, comma 1, la vendita del Lotto potrebbe comunque essere sospesa d’autorità.
Pagamenti,Commissioni,ritiro delle opere e conseguenze dell’inadempienza.
- L’acquirente è obbligato al saldo della somma dovuta, pari al prezzo di aggiudicazione più la commissione di intermediazione a carico dell’Acquirente.
- Conformemente al tariffario in vigore presso la Casa di Vendite, depositato in copia conforme presso la Questura di Roma alla vendita sono applicate, a carico dell’acquirente, le seguenti commissioni, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Tali commissioni potranno essere incrementate in ragione della copertura dei costi straordinari relativi alla predisposizione e tenuta dell’asta (“extracosto”), con comunicazione nel documento “Aggiornamenti” e con effetto per le sole Offerte pervenute successivamente a tale comunicazione.
- Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario.
- Gli effetti contrattuali, incluso il passaggio di proprietà, si produrranno solo al buon esito del pagamento.
- Il mancato pagamento di un Lotto entro il 35° giorno naturale dalla seduta di aggiudicazione comporterà l’annullamento della stessa, fatto salvo l’obbligo per la parte inadempiente di far fronte al danno cagionato al venditore e alla Casa di Vendite, quantificato al minimo nel 20% dell’importo dovuto.
Il ritiro dei Lotti e le conseguenze del tardivo, o mancato, ritiro
- Il Lotto potrà essere ritirato, ad avvenuto saldo, presso la sede di esposizione o di conservazione, secondo le istruzioni della Casa di Vendite.
- I lotti non ritirati entro 60 giorni dalla seduta di aggiudicazione saranno trasferiti in deposito presso adeguata struttura di stoccaggio a lungo termine, con oneri di trasporto e stoccaggio a carico del proprietario (d’ora in poi il “Proprietario”). Qualora il costo di trasporto e stoccaggio raggiunga la metà del prezzo di aggiudicazione, la Casa d’aste lo comunicherà via email al Proprietario. Se il Proprietario non provvederà al saldo dei predetti costi e al ritiro del Lotto entro 7 giorni, la Casa di Vendite sarà libera di rimettere in asta il Lotto ad offerta libera, pubblicandolo sul sito www.goforarts.com per 7 giorni: il Lotto sarà aggiudicato alla migliore offerta pervenuta ed il prezzo di aggiudicazione sarà trattenuto dalla Casa di Vendite nella misura corrispondente ai predetti costi; l’eventuale residuo economico sarà messo a disposizione del Proprietario; in caso di incasso inferiore ai citati costi o di assenza di offerte per il Lotto la proprietà del lotto sarà trasferita alla Casa di Vendite, a saldo di quanto dovuto dal Proprietario.
Le comunicazioni alla Casa di Vendite
È possibile contattare la Casa di Vendite ai seguenti recapiti:
Dott.ssa Adela Mara
Referente per la clientela italiana
M +39 349 3881633
Email: adela.mara@bonino.us
Dott. Matteo Smolizza
Referente per gli altri paesi
T. +39.06.8075228
M. +39.346.1299980
M. +44 7931 605834
Email: matteo.smolizza@bonino.us
Indirizzo postale:
Claudia Bonino. Casa di Vendite
Sede di Roma
Via Filippo Civinini 21-37
00197 Roma
Informativa ex GDPR – Regolamento Generale sulla Protezione Dati, Decreto legislativo. 101/2018
1. Il trattamento dei dati inviati dagli Offerenti si svolgerà in conformità alle disposizioni del GDPR – Regolamento Generale sulla Protezione Dati, Decreto Legislativo 101/2018. Ai sensi del medesimo decreto, il trattamento dei dati personali sarà improntato a liceità e correttezza nella piena tutela dei diritti degli Offerenti e della loro riservatezza; il trattamento dei dati ha la finalità di consentire l’identificazione dei soggetti interessati a partecipare alla procedura di vendita, nonché il corretto svolgimento della medesima. I dati potranno essere trattati e conservati nell’Unione Europea e nel Regno Unito, incluse le rispettive colonie, nel rispetto delle normative vigenti.
2. Il consenso al trattamento, al trasferimento e alla conservazione dei dati nell’Unione Europea e nel Regno Unito, incluse le relative colonie, è dato con la accettazione del presente regolamento.
3. Il Titolare e il Responsabile del trattamento dei dati personali è indicato nel Dott. Matteo Smolizza, presso Claudia Bonino Casa di Vendite, con sede in Roma, Via Filippo Civinini 21-37 nei cui confronti il soggetto interessato potrà far valere i diritti di cui ai capi I e II del GDPR – Regolamento Generale sulla Protezione Dati, Decreto legislativo 101/2018.
Clausole finali
- Il presente documento non costituisce sollecitazione del pubblico risparmio.
- Esso non comporta per Veneto Banca e per i suoi Organi, nonché per gli altri proprietari, alcun obbligo nei confronti di eventuali offerenti sino al momento della comunicazione della aggiudicazione definitiva e per questi ultimi alcun diritto a qualsivoglia rimborso, indennizzo o prestazione. Altresì non comporta alcun obbligo nei confronti degli Aggiudicatari sino all’avvenuto saldo degli importi dovuti e per gli inadempienti alcun diritto a qualsivoglia rimborso, indennizzo o prestazione.
- La Casa di Vendite informerà degli esiti della procedura d’asta e delle eventuali aggiudicazioni Veneto Banca.
- La Casa di Vendite conserverà tutte le offerte pervenute, vincenti e non, per due anni dalla aggiudicazione.
- Durante qualsiasi fase della vendita, la Casa di Vendite è libera: i) di accorpare o scindere i Lotti sui quali non sia stata ancora pervenuta alcuna Offerta, nonché di variarne la valutazione ovvero la descrizione pubblicando sul sito, in apposito link, tali variazioni; ii) di variare qualsiasi delle date nel presente documento per esigenze organizzative e/o di obiettivo.
- La vendita si tiene in Italia, a Roma. I partecipanti all’asta riconoscono espressamente che la vendita è soggetta esclusivamente alla legge italiana e che, in caso di controversie, è competente esclusivamente il foro di Roma.
- Qualora una o più clausole del presente Disciplinare siano dichiarate o da considerarsi invalide e/o inefficaci, le altre clausole rimarranno valide ed efficaci e la clausola invalida o inefficace sarà sostituita, ove possibile, dalla corrispondente disposizione di legge.
AGGIORNAMENTI
***
22.01.2024. Apertura della procedura di vendita.
29.01.2024. Si evidenzia che il lotto 280 - Antonio Vivarini (1418 – 1484) , o Bartolomeo Vivarini (1432 circa-1499) o bottega Vivarini, Madonna con Bambino, 1460-1470 ca.- è opera tutela come di rilevante interesse culturale, con provvedimento in fase di definizione, ai sensi della normativa vigente.
29.01.2024. Il lotto 98 - Eliano Fantuzzi (1909 – 1987), Marina di notte – è stato ritirato dall’asta per verifiche sull’autenticità.
01.02.2024. Il lotto 372 - Jacopo Robusti detto il Tintoretto (1518-1594), seguace di, Testa di vecchio – è olio su carta applicata su tela.
12.02.2024. Si precisa che i lotti di proprietà di Veneto Banca SpA in LCA inclusi in questa asta sono 285 (su un totale di 378), e precisamente i seguenti: 1, 2, 3, 4, 6, 8, 9, 10, 12, 13, 14, 16, 17, 18, 19, 21, 22, 23, 25, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 50, 52, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 62, 63, 64, 65, 66, 68, 69, 70, 71, 72, 74, 75, 76, 77, 78, 80, 81, 82, 83, 84, 86, 87, 88, 90, 92, 93, 94, 95, 96, 99, 100, 101, 102, 103, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138, 139, 140, 141, 142, 143, 144, 145, 146, 147, 148, 149, 150, 151, 152, 153, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 163, 164, 165, 166, 167, 168, 169, 170, 171, 172, 173, 174, 175, 176, 177, 178, 179, 180, 181, 182, 183, 184, 185, 186, 187, 188, 189, 190, 191, 192, 193, 194, 195, 196, 197, 198, 199, 200, 201, 202, 203, 204, 205, 206, 207, 208, 209, 210, 211, 212, 213, 214, 215, 216, 217, 218, 219, 220, 221, 222, 223, 224, 225, 226, 227, 228, 229, 230, 231, 232, 233, 234, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 242, 243, 244, 245, 246, 247, 248, 249, 250, 251, 252, 253, 254, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 261, 262, 263, 264, 265, 266, 267, 268, 269, 270, 271, 272, 273, 274, 275, 276, 277, 278, 279, 281, 287, 301, 302, 305, 311, 312, 318, 320, 326, 329, 331, 335, 336, 342, 347, 348, 350, 356, 358, 364, 365, 366, 368, 370, 373, 375.
La appartenenza a Veneto Banca SpA in LCA è peraltro precisata in calce alla scheda di ogni singolo lotto.