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Andrea Mantegna, cerchia di, o Gentile Bellini, cerchia di, Federico I Gonzaga
Andrea Mantegna (1431 - 1506) , cerchia di, o Gentile Bellini (14291507), cerchia di <br>Federico I Gonzaga (?), 1475-1525 <br>Olio su tavola <br>57,5 x 41,5 cm <br>Elementi distintivi: al verso su due traverse della parchettatura, in pennarello nero, «LK 115»; al retro della cornice, in alto in gesso bianco «483», sull’asse destro in gesso giallo «OMP/1036139» in relazione a passaggi d'asta <br>Provenienza: Bruno Lorenzelli, Bergamo; Collezione Carlo Orsi, Milano <br>Stato di conservazione. Supporto: 70% (tavola assottigliata e parchettata) <br>Stato di conservazione. Superficie: 70% (numerose cadute di colore, abrasioni e ritocchi anche nel viso e nel cappello, anche con materia eccedente; sollevamenti) <br>Diretta ed enorme è stata l’influenza di Andrea Mantegna (1431-1506) nelle città del centro-nord Italia in cui lavorò nella seconda metà del XV secolo, diffondendo il gusto “archeologico”, attraverso il recupero della cultura e di motivi artistici classici, unitamente alla passione rinascimentale per la resa meticolosa ed al contempo idealizzata della realtà. <br>Gli è particolarmente vicino, anche per ragioni familiari (Mantegna ne sposa la sorella Nicolosia), Gentile Bellini (1429-1507), pittore e medaglista della Repubblica di Venezia, figlio maggiore di Jacopo (1396?-1470?) e fratello di Giovanni (1427/1430 circa - 1516) che rinnova la ritrattistica veneziana, riducendo il peso del rilievo plastico in favore di immagini piane descritte con linee di contorno incise, entro cui si incastonano i colori in morbido chiaroscuro: con esiti di una eleganza distante e senza tempo che in breve lo rendono il ritrattista più ricercato dall'aristocrazia lagunare. <br>La tavola in asta è assai fascinosa, avvolta in due misteri tra loro connessi, l'autore e il soggetto. <br>Sul piano dell'autografia, è stata finora attribuito al veronese Francesco Bonsignori (1455-1519), che nel 1487 si trasferisce da Venezia a Mantova, nel 1490 entra nella bottega di Mantegna e tra il 1491 e il 1492 lo assiste nella decorazione del palazzo di Marmirolo, legandosi sempre più alla famiglia regnante, i Gonzaga, che gli conferiscono, a fianco al maestro, la carica di pittore di corte sino al 1505. Figlio d'arte - il padre Alberto è pittore dilettante - e fratello di Bernardino e Girolamo anch'essi pittori, Bonsignori si perfeziona a Verona sotto la guida di Francesco Benaglio (1430 circa-1492) fino al 1480, e poi a Venezia dove è influenzato dai Bellini. Un’opera, datata di pugno di Bonsignori “1487”, ci assicura circa il suo stile all’arrivo in città, il famoso "Ritratto di uomo anziano" conservato alla National Gallery di Londra (NG736). L’impatto con Mantegna si legge nella forte tridimensionalità e nella attenzione disegnativa, elementi che si attenueranno molto nel tempo, in favore di una maggiore "morbidezza" dei volumi, affidati prevalentemente alle sfumature di colore, secondo la lezione di Gentile Bellini. Bonsignori raggiunge così un suo canone rappresentativo della figura umana, scandagliabile con un approccio “morelliano”: i dettagli morfologici - naso, bocca, occhi etc - si standardizzano per modellato e forma, consentendo importanti indicazioni anche per il nostro dipinto. Si vedano, per esempio, i differenti personaggi della "Madonna con quattro santi" (1490-1510 circa, National Gallery, Londra, inv. NG3091): il secondo in particolare per il morbido modellato, per la fattura degli occhi – pupille e orbite - delle labbra; il santo più a sinistra, rivolto verso l'osservatore, invece, per i capelli realizzati in modo grafico. Similmente, la "Testa di santa", conservata al Museo Poldi-Pezzoli, Milano, e anch'essa databile al discepolato con Mantegna, mostra l'interesse di Bonsignori per i dettagli decorativi: il ricamo sulla veste della santa può infatti essere agevolmente accostato, sia per la rapida costruzione delle forme sia per gli effetti luministici, tutti ottenuti con pennellate dense e sicure, al collare indossato dal personaggio ritratto nella nostra tavola. <br>È anche possibile raffrontare il ritratto in esame direttamente con l'opera di Gentile Bellini, nell'ipotesi di attribuzione ad un autore della sua cerchia. Per esempio, il "Ritratto del Doge Giovanni Mocenigo", oggi conservato al Museo Correr, in Venezia, databile al 1478-1485, presenta una impostazione medaglistica simile e si avvicina assai alla nostra tavola, fermo il diverso registro qualitativo, anche sul piano della tecnica e della fisionomia. Innanzitutto, si osservi la profilatura in nero entro la quale è contenuto il colore, visibile all’infrarosso anche nel nostro dipinto. Poi, il trattamento della bocca, la linea quasi identica della guancia, del setto nasale, dello zigomo e delle rughe. Nel "Ritratto di Doge", forse Pasquale Malipiero (in carica dal 1457 al 1462), conservato al Boston Museum of Fine Arts, nonostante il precario stato conservativo, la definizione della borsa dell'occhio e della zampa di gallina, così come l'ombreggiatura della radice del naso sembra offrire un modello anatomico alla nostra tavola. Nell’opera, precoce rispetto ai contatti tra Bonsignori e i Bellini (che risalgono al 1480), la volumetria affidata alla sfumatura, che consente una grande morbidezza e vivacità del carnato, sembra a monte della nostra tavola. Anche l'attaccatura di fronte e setto nasale, nelle tre opere, è trattata in modo analogo. <br>Al fine di raccogliere ulteriori elementi utili a circoscrivere l’attribuzione, nel settembre 2023, il dipinto è stato oggetto di un ampio set di analisi scientifiche, ad opera di Gianluca Poldi: riprese fotografiche in luce diffusa, radente o semiradente; riflettografia in infrarosso in 2 bande spettrali (range 850-1000 nm ca. e 1060-1080 nm ca.); infrarosso in falso colore; spettrometria di riflettanza e microscopia ottica digitale. Inoltre la casa d'aste ha effettuato una dettagliata ripresa all'ultravioletto (UV). <br>In infrarosso sono emerse tracce di disegno soggiacente nella definizione dell'orecchio e ha preso maggiore evidenza il disegno di profilatura, già visibile ad occhio nudo, consentendo di leggere meglio l'arretramento del punto di giuntura tra fronte e setto nasale. Dalla lettura coordinata di infrarosso, di ultravioletto e, in luce visibile, del diverso orientamento delle pennellate, è stato possibile osservare come l'intera figura, profilo e copricapo, abbia avuto sia una predisposizione inizialmente più ampia, di circa 1 cm, sia una seconda più stretta: apparentemente il pittore ha inizialmente dedicato alla figura un'area maggiore; ha dunque dipinto una prima versione più contenuta di quella attuale, che invece occupa uno spazio, per così dire a metà, tra lo spazio sagomato e la prima stesura. In particolare l'avanzare della fronte, sino al confine determinato dal disegno, è molto ben leggibile nella luce ultravioletta, che mostra anche l'importante ampliamento della pappagorgia, sotto la quale (così come sotto al colletto di pelliccia, dipinto sull'incarnato già ultimato) si innesta la prima stesura del collo, poi in parte coperta. Nel copricapo, una linea prosegue dalla fronte al culmine arretrata di circa 1 cm rispetto allo attuale confine. Apparentemente anche sotto al naso si legge una forma che può suggerire un precedente posizionamento, leggermente più alto e arretrato. Del tutto afferente alla stesura pittorica originale, ed eccezionale per qualità, appare la realizzazione libera e assai sicura del collare dorato, con l’attenta definizione degli elefanti turriti in prospettiva e volumetria molto efficaci ottenute con un chiaroscuro sapientemente lumeggiato.
Andrea Mantegna (1431 - 1506) , cerchia di, o Gentile Bellini (14291507), cerchia di <br>Federico I Gonzaga (?), 1475-1525 <br>Olio su tavola <br>57,5 x 41,5 cm <br>Elementi distintivi: al verso su due traverse della parchettatura, in pennarello nero, «LK 115»; al retro della cornice, in alto in gesso bianco «483», sull’asse destro in gesso giallo «OMP/1036139» in relazione a passaggi d'asta <br>Provenienza: Bruno Lorenzelli, Bergamo; Collezione Carlo Orsi, Milano <br>Stato di conservazione. Supporto: 70% (tavola assottigliata e parchettata) <br>Stato di conservazione. Superficie: 70% (numerose cadute di colore, abrasioni e ritocchi anche nel viso e nel cappello, anche con materia eccedente; sollevamenti) <br>Diretta ed enorme è stata l’influenza di Andrea Mantegna (1431-1506) nelle città del centro-nord Italia in cui lavorò nella seconda metà del XV secolo, diffondendo il gusto “archeologico”, attraverso il recupero della cultura e di motivi artistici classici, unitamente alla passione rinascimentale per la resa meticolosa ed al contempo idealizzata della realtà. <br>Gli è particolarmente vicino, anche per ragioni familiari (Mantegna ne sposa la sorella Nicolosia), Gentile Bellini (1429-1507), pittore e medaglista della Repubblica di Venezia, figlio maggiore di Jacopo (1396?-1470?) e fratello di Giovanni (1427/1430 circa - 1516) che rinnova la ritrattistica veneziana, riducendo il peso del rilievo plastico in favore di immagini piane descritte con linee di contorno incise, entro cui si incastonano i colori in morbido chiaroscuro: con esiti di una eleganza distante e senza tempo che in breve lo rendono il ritrattista più ricercato dall'aristocrazia lagunare. <br>La tavola in asta è assai fascinosa, avvolta in due misteri tra loro connessi, l'autore e il soggetto. <br>Sul piano dell'autografia, è stata finora attribuito al veronese Francesco Bonsignori (1455-1519), che nel 1487 si trasferisce da Venezia a Mantova, nel 1490 entra nella bottega di Mantegna e tra il 1491 e il 1492 lo assiste nella decorazione del palazzo di Marmirolo, legandosi sempre più alla famiglia regnante, i Gonzaga, che gli conferiscono, a fianco al maestro, la carica di pittore di corte sino al 1505. Figlio d'arte - il padre Alberto è pittore dilettante - e fratello di Bernardino e Girolamo anch'essi pittori, Bonsignori si perfeziona a Verona sotto la guida di Francesco Benaglio (1430 circa-1492) fino al 1480, e poi a Venezia dove è influenzato dai Bellini. Un’opera, datata di pugno di Bonsignori “1487”, ci assicura circa il suo stile all’arrivo in città, il famoso "Ritratto di uomo anziano" conservato alla National Gallery di Londra (NG736). L’impatto con Mantegna si legge nella forte tridimensionalità e nella attenzione disegnativa, elementi che si attenueranno molto nel tempo, in favore di una maggiore "morbidezza" dei volumi, affidati prevalentemente alle sfumature di colore, secondo la lezione di Gentile Bellini. Bonsignori raggiunge così un suo canone rappresentativo della figura umana, scandagliabile con un approccio “morelliano”: i dettagli morfologici - naso, bocca, occhi etc - si standardizzano per modellato e forma, consentendo importanti indicazioni anche per il nostro dipinto. Si vedano, per esempio, i differenti personaggi della "Madonna con quattro santi" (1490-1510 circa, National Gallery, Londra, inv. NG3091): il secondo in particolare per il morbido modellato, per la fattura degli occhi – pupille e orbite - delle labbra; il santo più a sinistra, rivolto verso l'osservatore, invece, per i capelli realizzati in modo grafico. Similmente, la "Testa di santa", conservata al Museo Poldi-Pezzoli, Milano, e anch'essa databile al discepolato con Mantegna, mostra l'interesse di Bonsignori per i dettagli decorativi: il ricamo sulla veste della santa può infatti essere agevolmente accostato, sia per la rapida costruzione delle forme sia per gli effetti luministici, tutti ottenuti con pennellate dense e sicure, al collare indossato dal personaggio ritratto nella nostra tavola. <br>È anche possibile raffrontare il ritratto in esame direttamente con l'opera di Gentile Bellini, nell'ipotesi di attribuzione ad un autore della sua cerchia. Per esempio, il "Ritratto del Doge Giovanni Mocenigo", oggi conservato al Museo Correr, in Venezia, databile al 1478-1485, presenta una impostazione medaglistica simile e si avvicina assai alla nostra tavola, fermo il diverso registro qualitativo, anche sul piano della tecnica e della fisionomia. Innanzitutto, si osservi la profilatura in nero entro la quale è contenuto il colore, visibile all’infrarosso anche nel nostro dipinto. Poi, il trattamento della bocca, la linea quasi identica della guancia, del setto nasale, dello zigomo e delle rughe. Nel "Ritratto di Doge", forse Pasquale Malipiero (in carica dal 1457 al 1462), conservato al Boston Museum of Fine Arts, nonostante il precario stato conservativo, la definizione della borsa dell'occhio e della zampa di gallina, così come l'ombreggiatura della radice del naso sembra offrire un modello anatomico alla nostra tavola. Nell’opera, precoce rispetto ai contatti tra Bonsignori e i Bellini (che risalgono al 1480), la volumetria affidata alla sfumatura, che consente una grande morbidezza e vivacità del carnato, sembra a monte della nostra tavola. Anche l'attaccatura di fronte e setto nasale, nelle tre opere, è trattata in modo analogo. <br>Al fine di raccogliere ulteriori elementi utili a circoscrivere l’attribuzione, nel settembre 2023, il dipinto è stato oggetto di un ampio set di analisi scientifiche, ad opera di Gianluca Poldi: riprese fotografiche in luce diffusa, radente o semiradente; riflettografia in infrarosso in 2 bande spettrali (range 850-1000 nm ca. e 1060-1080 nm ca.); infrarosso in falso colore; spettrometria di riflettanza e microscopia ottica digitale. Inoltre la casa d'aste ha effettuato una dettagliata ripresa all'ultravioletto (UV). <br>In infrarosso sono emerse tracce di disegno soggiacente nella definizione dell'orecchio e ha preso maggiore evidenza il disegno di profilatura, già visibile ad occhio nudo, consentendo di leggere meglio l'arretramento del punto di giuntura tra fronte e setto nasale. Dalla lettura coordinata di infrarosso, di ultravioletto e, in luce visibile, del diverso orientamento delle pennellate, è stato possibile osservare come l'intera figura, profilo e copricapo, abbia avuto sia una predisposizione inizialmente più ampia, di circa 1 cm, sia una seconda più stretta: apparentemente il pittore ha inizialmente dedicato alla figura un'area maggiore; ha dunque dipinto una prima versione più contenuta di quella attuale, che invece occupa uno spazio, per così dire a metà, tra lo spazio sagomato e la prima stesura. In particolare l'avanzare della fronte, sino al confine determinato dal disegno, è molto ben leggibile nella luce ultravioletta, che mostra anche l'importante ampliamento della pappagorgia, sotto la quale (così come sotto al colletto di pelliccia, dipinto sull'incarnato già ultimato) si innesta la prima stesura del collo, poi in parte coperta. Nel copricapo, una linea prosegue dalla fronte al culmine arretrata di circa 1 cm rispetto allo attuale confine. Apparentemente anche sotto al naso si legge una forma che può suggerire un precedente posizionamento, leggermente più alto e arretrato. Del tutto afferente alla stesura pittorica originale, ed eccezionale per qualità, appare la realizzazione libera e assai sicura del collare dorato, con l’attenta definizione degli elefanti turriti in prospettiva e volumetria molto efficaci ottenute con un chiaroscuro sapientemente lumeggiato.
LA GIOIA A COLORI. VENETO BANCA ATTO II. CAPOLAVORI
Sale Date(s)
Venue Address
I lotti vanno ritirati presso la sede di esposizione (Roma o Vicenza). L’accesso è su appuntamento da prendere alla email matteo.smolizza@bonino.us.
La casa d'aste non fa spedizioni, ma è lieta di indicare spedizionieri professionali.
Important Information
Le commissioni sono pari per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA
I pagamenti sono solo a mezzo bonifico bancario.
Le opere sono in esposizione presso la sede di Bonino a Vicenza (Via Vecchia Ferriera 7) e presso la sede di Bonino a Roma (Via Filippo Civinini 21-37). L’accesso è su appuntamento da prendere alla email matteo.smolizza@bonino.us.
Terms & Conditions
CLAUDIA BONINO
CASA DI VENDITE
“MERAVIGLIE. ATTO II”
PROCEDURA DI VENDITA ALL’ASTA
(varie proprietà, tra cui Veneto Banca SpA
in liquidazione coatta amministrativa
D.M. n. 186 del 25/06/2017)
REGOLE DELLA VENDITA
***
Premesse
- La vendita si compone di 378 lotti (d’ora in poi, i “Lotti”), parte di proprietà di Veneto Banca SpA (d’ora in poi “Veneto Banca”, istituto di credito in liquidazione coatta amministrativa, con sede in Via Feltrina Sud 250, 31044, Montebelluna, Italia), parte di proprietà diverse.
- Ai fini del miglior realizzo, la vendita avviene in più tornate d’asta, lotto per lotto, secondo gli standard del settore merceologico di riferimento, nel rispetto dei criteri di trasparenza, pubblicità e competitività e attraverso strumenti atti a promuovere una capillare visibilità nel mercato dell’arte e nel collezionismo internazionale.
- La gestione della vendita è affidata, quale commissionario, a Claudia Bonino, Casa di Vendite esercente l’attività di agenzia di pubblici incanti per conto terzi giusta licenza rilasciata dal Ministero dell’Interno – Questura di Roma (d’ora in poi “Casa di Vendite”).
Pubblicazione della documentazione
I Lotti
I Lotti sono presentati in apposito catalogo d’asta, parte integrante e sostanziale del presente documento. Il catalogo, distinto in due sezioni, riporta l’indice dei lotti nonché la stima e la descrizione di ogni lotto, evidenziando altresì, ogni qual volta pertinente, la provenienza da Veneto Banca SpA in LCA. Il catalogo è disponibile gratuitamente in definizione standard web ai siti www.bonino.us e www.goforarts.com. Può essere ordinato in formato cartaceo.
Gli Aggiornamenti
Ai siti www.bonino.us e www.goforarts.com, nell’area dedicata all’asta, è presente una apposita sezione Aggiornamenti - parte integrante e sostanziale delle presenti Regole della Vendita - in cui saranno indicati, esemplificando:
- le piattaforme internazionali per il collezionismo selezionate per dare maggiore visibilità alla vendita, con particolare riguardo ai Lotti provenienti da Veneto Banca Spa in LCA;
- aggiornamenti rilevanti sui Lotti;
- qualsiasi Integrazione, modifica o aggiornamento delle presenti Regole della vendita.
Le offerte
Ogni offerta valida è immediatamente resa visibile sui siti www.bonino.us e www.goforarts.com, con la pubblicazione dell’importo nel catalogo digitale e nella scheda del relativo lotto.
Procedura di Vendita
Come ci si registra per l’asta
- Può proporre offerta qualunque persona maggiorenne, debitamente registrata presso la Casa di Vendite (d’ora in poi “Offerente”).
- Per registrarsi, l’Offerente dovrà compilare la modulistica relativa ai dati anagrafici ed alla privacy, nonché – se intende offrire per oltre € 10.000 nel corso dell’anno – la modulistica antiriciclaggio. Dovrà inoltre comunicare alla Casa di Vendite:
a) se cittadino italiano privato, copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) e del codice fiscale;
b) se professionista/azienda italiani, visura camerale aggiornata, codice identificativo per la fatturazione elettronica e copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) del professionista / dell’amministratore dell’azienda;
c) se cittadino straniero privato, copia di un valido documento di identificazione (Passaporto / ID), rilasciato da autorità straniera riconosciuta dalle Autorità italiane;
b) se professionista/azienda stranieri, copia del certificato di registrazione del professionista / dell’azienda presso archivio pubblico competente e copia fotostatica di un valido documento di identificazione (Passaporto / Carta di Identità) del professionista / dell’amministratore dell’azienda, rilasciati da autorità straniera riconosciuta dalle Autorità italiane.
3. La Casa di Vendite è libera di richiedere all’Offerente idonea credenziale bancaria, ivi compresa specifica lettera di referenza da parte di primario istituto di credito italiano ovvero straniero con rappresentanza legale in Italia.
4. La Casa di Vendite non darà seguito ad alcuna Offerta proveniente da persona che non abbia fornito la documentazione richiesta.
5. Non sono ammesse, in nessun caso, Offerte con riserva di nomina del contraente.
6. L’Offerente deve registrarsi entro le ore 12.00 del giorno lavorativo precedente la seduta di aggiudicazione.
Come si offre
- La proposizione dell’Offerta implica la accettazione integrale delle presenti Regole e dei documenti che le integrano (in particolare, i cataloghi e le informazioni denominate “Aggiornamenti”, consultabili sui siti www.bonino.us e www.goforarts.com).
- L'Offerta costituisce, in caso di aggiudicazione, impegno inderogabile all'acquisto del Lotto e al saldo dell'importo corrispondente - da effettuarsi esclusivamente alla Casa di Vendite - entro 35 giorni naturali dalla seduta di aggiudicazione, tramite bonifico bancario.
- Tutte le fasi di vendita si tengono con mezzi telematici. I partecipanti alla seduta di aggiudicazione possono richiedere il supporto telefonico.
- La proposizione dell’Offerta avviene:
- prima della seduta d’asta, tramite apposito link pubblicato nei siti www.bonino.us e www.goforarts.com (d’ora in poi, “Link Offri”), i cui contenuti sono tracciati univocamente e convogliati nel registro informatico delle offerte;
- durante la seduta d’asta, i) tramite il Link Offri, ovvero ii) tramite i link delle piattaforme di appoggio selezionate dalla Casa di Vendite ovvero iii) tramite offerta telefonica registrata dal personale della casa d’aste. Le offerte effettuate nelle predette modalità ii) e iii) vengono tracciate univocamente e convogliate dal personale della Casa di Vendite nel registro informatico delle offerte in nome e per conto dell’Offerente.
- L’Offerente è unico responsabile del compiuto recapito dell’Offerta.
I limiti di garanzia
- I beni costituenti i Lotti vengono venduti come visti e piaciuti, nello stato di fatto (incluso lo stato manutentivo e conservativo) e di diritto esistente.
- La vendita è eseguita a corpo e non a misura. Eventuali differenze di misura non potranno dar luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo.
- La vendita non è soggetta alle norme concernenti la garanzia per vizi o mancanza di qualità, né potrà essere revocata per alcun motivo. Conseguentemente, l’esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità o elementi o difformità - ivi compresi, ad esempio, la non corretta o falsa attribuzione all’autore o al periodo, la non autenticità o la contraffazione delle opere d’arte e di antiquariato - per qualsiasi motivo non considerati anche se occulti e comunque non evidenziati nella documentazione messa a disposizione - non potrà dare luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo.
- È data garanzia esclusivamente in ordine all'esistenza dei Lotti, quali riprodotti nei predetti cataloghi, esclusa peraltro ogni garanzia circa la completezza e i relativi valori. Si sottolinea, infatti, che i lotti sono in parte conservati in locali non vigilati dalla casa d’asta e possono aver subito manomissioni rispetto a come appaiono riprodotti in catalogo.
- L’Offerente è tenuto a provvedere ad autonoma valutazione dei Lotti di interesse, anche previa verifica dal vero e facendosi supportare da propri esperti.
- I Lotti sono conservati presso la sede di Vicenza della Casa di Vendite, sita in Via Vecchia Ferriera 70, Vicenza e possono essere visionati in orario lavorativo, previo appuntamento da prendersi con preavviso di almeno tre giorni al numero +39 346 1299980 e alla email matteo.smolizza@bonino.us.
L’Asta
- La pubblicazione del presente regolamento sui siti www.bonino.us e www.goforarts.com apre la procedura di vendita: da questo momento è possibile offrire.
- La prima offerta deve essere almeno pari alla base d’asta. In questa fase la base d’asta è pari al 200% della stima minima.
- L’incremento minimo è pari al 5% dell'Offerta al momento vincente.
- La seduta di aggiudicazione dei lotti componenti la prima sezione del catalogo si tiene il 30 gennaio 2024, a partire dalle ore 18; il giorno successivo, con apertura in pari orario, si tiene la seduta di aggiudicazione della seconda sezione del catalogo. Le operazioni di aggiudicazione si svolgono presso la sede della Casa di Vendite sita in Roma, Via Filippo Civinini 21-37, ove è collocato il CED: il battitore propone i Lotti nella sequenza di catalogo, ognuno a partire dalla base d’asta, ovvero dalla più alta Offerta ricevuta. In assenza di Offerte il Lotto è dichiarato invenduto; in presenza di una sola Offerta il Lotto è aggiudicato alla stessa; in presenza di rilanci, da eseguirsi in immediata successione, il Battitore aggiudica il Lotto all’Offerta più alta. Problemi tecnici nell’offrire debbono essere immediatamente comunicati telefonando al numero +39 06 8075228: il Battitore potrà, a suo insindacabile giudizio, riaprire l'aggiudicazione.
- Potrà essere tenuta una parallela seduta d’asta presso la sede della partner Bonino Atlantic ltd (Avon House, Kensington Village, London W14 8TS, United Kingdom).
- Nel caso in cui la Casa di Vendite dichiari decaduta una Offerta già dichiarata vincente, il Lotto viene in automatico attribuito all’Offerta immediatamente successiva, con comunicazione al Cliente acquirente entro 60 giorni dalla seduta di aggiudicazione.
- I lotti invenduti potranno essere proposti in successive sedute d’asta, da tenersi orientativamente con cadenza quindicinale, a stima ribassata progressivamente al 150%, al 100%, al 75% al 50% al 33% della stima minima. La seduta finale d’asta potrà presentare i residui lotti con base d’asta ad offerta libera. Di ogni seduta successiva alla prima sarà indicata la data nel documento “Aggiornamenti”.
- Per quanto concerne il patrimonio di Veneto Banca, la vendita si conforma alla Legge Fallimentare italiana. In tal caso, la aggiudicazione diviene effettiva 20 giorni dopo la seduta di aggiudicazione: questo lasso di tempo serve per la verifica di quanto previsto agli articoli 107, comma 4 e 108, comma 1, della Legge Fallimentare. In particolare, ai sensi dell’art. 107, comma 4, la Casa di Vendite, per mandato dei Commissari liquidatori di Veneto Banca, può, a suo insindacabile giudizio, riaprire la gara, qualora riceva una Offerta migliorativa, maggiore almeno del 10% rispetto all’offerta già dichiarata vincente nella seduta di aggiudicazione. In tal caso sarà cura della Casa di Vendite invitare con email certificata tutti coloro che in corso d’asta hanno offerto sul Lotto posto nuovamente a gara, indicando giorno e ora in cui sarà definitivamente aggiudicato. In questa fase, l’incremento minimo è pari al 10% dell'Offerta al momento vincente. Ai sensi dell’art. 108, comma 1, la vendita del Lotto potrebbe comunque essere sospesa d’autorità.
Pagamenti,Commissioni,ritiro delle opere e conseguenze dell’inadempienza.
- L’acquirente è obbligato al saldo della somma dovuta, pari al prezzo di aggiudicazione più la commissione di intermediazione a carico dell’Acquirente.
- Conformemente al tariffario in vigore presso la Casa di Vendite, depositato in copia conforme presso la Questura di Roma alla vendita sono applicate, a carico dell’acquirente, le seguenti commissioni, computate sul prezzo di aggiudicazione di ogni singolo lotto: per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 0 fino a € 50.000, 26,64% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione da € 50.000 fino a € 1.600.000, 23,37% + IVA; per la parte del prezzo di aggiudicazione oltre € 1.600.000, 16,80% + IVA. Tali commissioni potranno essere incrementate in ragione della copertura dei costi straordinari relativi alla predisposizione e tenuta dell’asta (“extracosto”), con comunicazione nel documento “Aggiornamenti” e con effetto per le sole Offerte pervenute successivamente a tale comunicazione.
- Il pagamento deve essere effettuato tramite bonifico bancario.
- Gli effetti contrattuali, incluso il passaggio di proprietà, si produrranno solo al buon esito del pagamento.
- Il mancato pagamento di un Lotto entro il 35° giorno naturale dalla seduta di aggiudicazione comporterà l’annullamento della stessa, fatto salvo l’obbligo per la parte inadempiente di far fronte al danno cagionato al venditore e alla Casa di Vendite, quantificato al minimo nel 20% dell’importo dovuto.
Il ritiro dei Lotti e le conseguenze del tardivo, o mancato, ritiro
- Il Lotto potrà essere ritirato, ad avvenuto saldo, presso la sede di esposizione o di conservazione, secondo le istruzioni della Casa di Vendite.
- I lotti non ritirati entro 60 giorni dalla seduta di aggiudicazione saranno trasferiti in deposito presso adeguata struttura di stoccaggio a lungo termine, con oneri di trasporto e stoccaggio a carico del proprietario (d’ora in poi il “Proprietario”). Qualora il costo di trasporto e stoccaggio raggiunga la metà del prezzo di aggiudicazione, la Casa d’aste lo comunicherà via email al Proprietario. Se il Proprietario non provvederà al saldo dei predetti costi e al ritiro del Lotto entro 7 giorni, la Casa di Vendite sarà libera di rimettere in asta il Lotto ad offerta libera, pubblicandolo sul sito www.goforarts.com per 7 giorni: il Lotto sarà aggiudicato alla migliore offerta pervenuta ed il prezzo di aggiudicazione sarà trattenuto dalla Casa di Vendite nella misura corrispondente ai predetti costi; l’eventuale residuo economico sarà messo a disposizione del Proprietario; in caso di incasso inferiore ai citati costi o di assenza di offerte per il Lotto la proprietà del lotto sarà trasferita alla Casa di Vendite, a saldo di quanto dovuto dal Proprietario.
Le comunicazioni alla Casa di Vendite
È possibile contattare la Casa di Vendite ai seguenti recapiti:
Dott.ssa Adela Mara
Referente per la clientela italiana
M +39 349 3881633
Email: adela.mara@bonino.us
Dott. Matteo Smolizza
Referente per gli altri paesi
T. +39.06.8075228
M. +39.346.1299980
M. +44 7931 605834
Email: matteo.smolizza@bonino.us
Indirizzo postale:
Claudia Bonino. Casa di Vendite
Sede di Roma
Via Filippo Civinini 21-37
00197 Roma
Informativa ex GDPR – Regolamento Generale sulla Protezione Dati, Decreto legislativo. 101/2018
1. Il trattamento dei dati inviati dagli Offerenti si svolgerà in conformità alle disposizioni del GDPR – Regolamento Generale sulla Protezione Dati, Decreto Legislativo 101/2018. Ai sensi del medesimo decreto, il trattamento dei dati personali sarà improntato a liceità e correttezza nella piena tutela dei diritti degli Offerenti e della loro riservatezza; il trattamento dei dati ha la finalità di consentire l’identificazione dei soggetti interessati a partecipare alla procedura di vendita, nonché il corretto svolgimento della medesima. I dati potranno essere trattati e conservati nell’Unione Europea e nel Regno Unito, incluse le rispettive colonie, nel rispetto delle normative vigenti.
2. Il consenso al trattamento, al trasferimento e alla conservazione dei dati nell’Unione Europea e nel Regno Unito, incluse le relative colonie, è dato con la accettazione del presente regolamento.
3. Il Titolare e il Responsabile del trattamento dei dati personali è indicato nel Dott. Matteo Smolizza, presso Claudia Bonino Casa di Vendite, con sede in Roma, Via Filippo Civinini 21-37 nei cui confronti il soggetto interessato potrà far valere i diritti di cui ai capi I e II del GDPR – Regolamento Generale sulla Protezione Dati, Decreto legislativo 101/2018.
Clausole finali
- Il presente documento non costituisce sollecitazione del pubblico risparmio.
- Esso non comporta per Veneto Banca e per i suoi Organi, nonché per gli altri proprietari, alcun obbligo nei confronti di eventuali offerenti sino al momento della comunicazione della aggiudicazione definitiva e per questi ultimi alcun diritto a qualsivoglia rimborso, indennizzo o prestazione. Altresì non comporta alcun obbligo nei confronti degli Aggiudicatari sino all’avvenuto saldo degli importi dovuti e per gli inadempienti alcun diritto a qualsivoglia rimborso, indennizzo o prestazione.
- La Casa di Vendite informerà degli esiti della procedura d’asta e delle eventuali aggiudicazioni Veneto Banca.
- La Casa di Vendite conserverà tutte le offerte pervenute, vincenti e non, per due anni dalla aggiudicazione.
- Durante qualsiasi fase della vendita, la Casa di Vendite è libera: i) di accorpare o scindere i Lotti sui quali non sia stata ancora pervenuta alcuna Offerta, nonché di variarne la valutazione ovvero la descrizione pubblicando sul sito, in apposito link, tali variazioni; ii) di variare qualsiasi delle date nel presente documento per esigenze organizzative e/o di obiettivo.
- La vendita si tiene in Italia, a Roma. I partecipanti all’asta riconoscono espressamente che la vendita è soggetta esclusivamente alla legge italiana e che, in caso di controversie, è competente esclusivamente il foro di Roma.
- Qualora una o più clausole del presente Disciplinare siano dichiarate o da considerarsi invalide e/o inefficaci, le altre clausole rimarranno valide ed efficaci e la clausola invalida o inefficace sarà sostituita, ove possibile, dalla corrispondente disposizione di legge.
AGGIORNAMENTI
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22.01.2024. Apertura della procedura di vendita.
29.01.2024. Si evidenzia che il lotto 280 - Antonio Vivarini (1418 – 1484) , o Bartolomeo Vivarini (1432 circa-1499) o bottega Vivarini, Madonna con Bambino, 1460-1470 ca.- è opera tutela come di rilevante interesse culturale, con provvedimento in fase di definizione, ai sensi della normativa vigente.
29.01.2024. Il lotto 98 - Eliano Fantuzzi (1909 – 1987), Marina di notte – è stato ritirato dall’asta per verifiche sull’autenticità.
01.02.2024. Il lotto 372 - Jacopo Robusti detto il Tintoretto (1518-1594), seguace di, Testa di vecchio – è olio su carta applicata su tela.
12.02.2024. Si precisa che i lotti di proprietà di Veneto Banca SpA in LCA inclusi in questa asta sono 285 (su un totale di 378), e precisamente i seguenti: 1, 2, 3, 4, 6, 8, 9, 10, 12, 13, 14, 16, 17, 18, 19, 21, 22, 23, 25, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 50, 52, 54, 55, 56, 57, 58, 59, 60, 62, 63, 64, 65, 66, 68, 69, 70, 71, 72, 74, 75, 76, 77, 78, 80, 81, 82, 83, 84, 86, 87, 88, 90, 92, 93, 94, 95, 96, 99, 100, 101, 102, 103, 105, 106, 107, 108, 109, 110, 111, 112, 113, 114, 115, 116, 117, 118, 119, 120, 122, 123, 124, 125, 126, 127, 128, 129, 130, 131, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138, 139, 140, 141, 142, 143, 144, 145, 146, 147, 148, 149, 150, 151, 152, 153, 154, 155, 156, 157, 158, 159, 160, 161, 162, 163, 164, 165, 166, 167, 168, 169, 170, 171, 172, 173, 174, 175, 176, 177, 178, 179, 180, 181, 182, 183, 184, 185, 186, 187, 188, 189, 190, 191, 192, 193, 194, 195, 196, 197, 198, 199, 200, 201, 202, 203, 204, 205, 206, 207, 208, 209, 210, 211, 212, 213, 214, 215, 216, 217, 218, 219, 220, 221, 222, 223, 224, 225, 226, 227, 228, 229, 230, 231, 232, 233, 234, 235, 236, 237, 238, 239, 240, 241, 242, 243, 244, 245, 246, 247, 248, 249, 250, 251, 252, 253, 254, 255, 256, 257, 258, 259, 260, 261, 262, 263, 264, 265, 266, 267, 268, 269, 270, 271, 272, 273, 274, 275, 276, 277, 278, 279, 281, 287, 301, 302, 305, 311, 312, 318, 320, 326, 329, 331, 335, 336, 342, 347, 348, 350, 356, 358, 364, 365, 366, 368, 370, 373, 375.
La appartenenza a Veneto Banca SpA in LCA è peraltro precisata in calce alla scheda di ogni singolo lotto.